Distinte 5 classi nei sistemi AL diretti al cervello

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 08 giugno 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

L’insieme dei fasci antero-laterali del midollo spinale diretti all’encefalo, costituisce uno dei due grandi insiemi di fibre ascendenti, l’altro essendo quello del cordone posteriore prevalentemente costituito dai fascicoli gracile di Goll e cuneato di Burdach che formano la via spino-bulbo-talamo-corticale del lemnisco mediale, veicolante la sensibilità tattile epicritica e propriocettiva cosciente. I fasci antero-laterali trasmettono prevalentemente informazioni nocicettive elaborate dalle specifiche vie del dolore, informazioni necessarie alla percezione del prurito e del termo-tatto cutaneo. Da un punto di vista clinico, l’insieme dei sistemi di fibre midollari anterolaterali è considerato un importante target per lo sviluppo di trattamenti per il dolore cronico.

L’importanza neurofisiologica di questa sezione del sistema nervoso centrale è straordinaria ma, dopo le acquisizioni classiche, il procedere della ricerca su processi e meccanismi distintivi dei singoli sistemi si è molto rallentato, in gran parte per la difficoltà di orientarsi nella considerevole e complessa diversità molecolare e funzionale delle cellule costituenti. Andrew M. Bell e 17 colleghi hanno effettuato una dissezione biomolecolare del sotto-insieme principale di questi neuroni, mediante il sequenziamento RNA ad alta risoluzione. In tal modo, i ricercatori hanno identificato 5 diverse classi di neuroni spinali anterolaterali, che sono distribuite in modo differenziato all’interno del midollo spinale e, con ogni probabilità, rappresentano delle popolazioni funzionali.

(Bell A. M. et al., Deep sequencing of Phox2a nuclei reveals five classes of anterolateral system neurons. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2314557121, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Spinal Cord Group, School of Psychology and Neuroscience, College of Medical, Veterinary and Life Sciences, University of Glasgow, Glasgow (Regno Unito); Small Animal Clinical Sciences, School of Biodiversity, One Health and Veterinary Medicine, College of Medical, Veterinary and Life Sciences, University of Glasgow, Glasgow (Regno Unito); Earlham Institute, Norwich (Regno Unito); The Wolfson Centre for Age-Related Diseases, King’s College, London (Regno Unito); Department of Anatomy, Hokkaido University School of Medicine, Sapporo (Giappone); Neural Circuit Development Research Unit, Institut of Clinical Researches of Montreal, Montreal, QC (Canada); Molecular Genetics section, National Institute of Dental and Craniofacial Research, NIH, Bethesda, MD (USA).

[Il lavoro è stato accettato da Carla J. Shatz come Editorial Board Member of PNAS].

I criteri classici di distinzione fra le cellule nervose non sono mai riusciti a risolvere la complessità del contingente anterolaterale di fasci di assoni spinali. Andrew M. Bell e colleghi, hanno impiegato l’ordinamento cellulare attivato dalla fluorescenza per isolare i neuroni anterolaterali appartenenti alla linea Phox2a per sequenziamento di RNA da singolo nucleo. In tal modo, i ricercatori hanno rilevato l’esistenza di 5 distinti blocchi di neuroni anterolaterali spinali (ALSN1-5) e hanno documentato la loro distribuzione laminare nel midollo spinale, usando l’ibridizzazione in situ. In tal modo, Bell e colleghi hanno riconosciuto tre blocchi di neuroni localizzati prevalentemente nelle lamine I, II e III dei corni grigi dorsali del midollo spinale (ALSN1-3), e due blocchi neuronici con pirenofori (corpi cellulari) localizzati nelle lamine più profonde, ossia ALSN4 e ALSN5.

I risultati rivelano la logica trascrizionale sottostante la diversità neuronica delle popolazioni di cellule nervose spinali anterolaterali nel topo adulto e consentono la scoperta dell’identità molecolare di due classi di neuroni di proiezione del midollo spinale identificate in precedenza. Gli autori dello studio dimostrano anche che questi contrassegni molecolari possono essere usati per riconoscere gruppi di neuroni spinali anterolaterali ed eleggerli a target di studio mediante tracciamento virale retrogrado.

In conclusione gli esiti della sperimentazione, per il cui dettaglio si rinvia all’esposizione integrale nel testo dell’articolo originale, forniscono nuove e specifiche conoscenze circa l’architettura molecolare del comparto anterolaterale della sostanza bianca del midollo spinale, indicano elementi utili per gli studi futuri finalizzati alla definizione dei ruoli dei differenti tipi cellulari nel sensorial processing (elaborazione sensitiva), e dunque costituiscono una risorsa per lo studio della biologia somatosensoriale e l’individuazione di sottoclassi di neuroni spinali per la terapia del dolore.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-08 giugno 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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